venerdì 8 settembre 2017

L'antica tradizione della tessitura in Veneto e le trame del Giorgione

A Castelfranco Veneto prossimamente dal 27 ottobre 2017 al 4 marzo 2018 saranno rievocate le antiche tradizioni tessili della regione e della Serenissima Repubblica Veneta.


Quest'ultima si preoccupava un po' delle attività industriali del settore e ne è rimasta qualche memoria negli archivi. Un esempio: nel 1729 circa l'ebreo Anselmo Gentili produttore di coperte di lana (schiavine e poi anche amole) ottenne dei privilegi fiscali e doganali anche perchè faceva lavorare parecchie persone.
Fra il seicento ed il settecento la lavorazione della lana interessava particolarmente la zona inclusa fra i fiumi Piave e Brenta e l'attività era particolarmente rilevante a Crespano e Cavaso nei pressi del Monte Grappa.
 la pastorizia di alcune zone venete ha fornito la lana necessaria 

Comunque non veniva lavorata solo la lana e il trevigiano era ed è ancora oggi una zona particolarmente attiva in questo settore manifatturiero.
La tradizione tessile in Veneto è stata molto importante e va comunque ricordato che a Venezia in Palazzo Mocenigo c'è un'interessante sezione museale dedicata al "tessuto ed al costume".

Attualmente a testimoniare questa bella ed importante tradizione sono rimasti alcuni laboratori di alta gamma. Dalle notevoli Rubelli e Bevilacqua di Venezia, alla Bottoli di Vittorio Veneto che alleva pecore nere per evitare la tintura del filato; dalla Bonfanti di Mussolente, con i suoi particolari arazzi, alla Paoletti di Follina che tesse un tartan di grande qualità; dalla Serica 1870 di Follina che riesce a collocare le sue sete pure sul mercato cinese, fino alla “fabbrica lenta” di Bonotto a Vicenza.
La Galleria del settecentesco Teatro Accademico ospita invece i telai e la straordinaria produzione di Carlo Scarpa della Tessoria Asolana oggi non più sul mercato.
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Ora partendo dalla Casa del Giorgione viene proposta un'articolata esposizione che consente agli interessati di visionare documentazione sull'arte tessile ed anche alcuni quadri che rinviano anche a qualche abbigliamento dei tempi andati.
Infatti uomini e donne dell'epoca passata amavano farsi ritrarre indossando i loro belli e costosi vestiti e quindi in occasione della mostra saranno visibili quadri di  Giovanni Bonconsiglio, Pier Maria Pennacchi, Vincenzo Catena, Francesco Bissolo, dello stesso Giorgione, Giovanni Cariani, Tiziano Vecellio, Lorenzo Lotto, Andrea Previstali, Bartolomeo Veneto, Bernardo Licinio, Domenico Capriolo, Jacopo Bassano e Paolo Veronese.

Vincenzo Catena: Ritratto di giovane gentiluomo con spada.
 Fondazione Accademia Carrara (foto studio esseci)


Bernardo Licinio: Ritratto di donna con balzo.
 Gallerie dell accademia di Venezia (foto studio esseci)

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