sabato 18 aprile 2015

Gonfaloni, peste ed altri accidenti ricordati in Umbria

Al giorno d'oggi i gonfaloni sono utilizzati molto occasionalmente quando c'è qualche manifestazione civica o religiosa. Negli stessi sono in genere rappresentati stemmi ed altri pochi simboli.
Nel medioevo i gonfaloni avevano spesso altri usi.
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Intorno al XIV secolo alcuni artisti si impegnarono a dipingerne diversi che venivano portati in processione quando c'era un'epidemia di peste o comunque gli abitanti erano particolarmente preoccupati. In genere tali gonfaloni erano pagati da antiche congregazioni e spesso avevano una certa iconografia (sovente era rappresentata la Madonna della Misericordia). All'epoca le epidemie non erano infrequenti e ce ne fu qualcuna particolarmente grave fra la fine del quattrocento e l'inizio del cinquecento. E pare che ne fu una anche a Narni dopo l'infausta sosta dei Lanzichenecchi sulla strada del ritorno dopo il Sacco di Roma.
Gli artisti che realizzarono i gonfaloni per le processioni talora non erano gli ultimi arrivati e ne sono rimasti diversi che sono spesso studiati dagli storici d'arte. Qui ne ricordiamo qualcuno di quelli ancora visibili in Umbria. Però qualcuno di quelli prodotti in questa terra è andato a finire un pò lontano.
E' il caso del gonfalone della peste che fu dipinto dal folignate Niccolò Alunno e che rappresenta anche l'Assisi del tempo. Questo manufatto- dopo essere stato a Colonia per diverso tempo- sarebbe ora in un complesso religioso tedesco non distante dai confini olandesi.


gonfalone di Benedetto Bonfigli a Corciano (Pg)-foto alpav
altro gonfalone dello stesso artista è nell'oratorio di San Bernardino a Perugia
ma proviene dall'attigua chiesa di San Francesco al Prato

gonfalone di Berto di Giovanni a Perugia -duomo


gonfalone di Montone di Bartolomeo Caporali
museo di San Francesco a Montone (pg)-foto polidor2(wiki

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Altre opere del genere non mancano in altri luoghi. Comunque per chi volesse aver maggior cognizione della Devozione della popolazione umbra nel passato è consigliabile visitare pure la raccolta di mattonelle in ceramica nella chiesa della Madonna dei Bagni a Deruta. Molte di queste furono realizzate (nel seicento, settecento, ecc) per ricordare scampati pericoli.
Ne riproduciamo alcune per dare un'idea.



foto sopra a cura di a.p.

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